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Opera prima narrativa
Quando il tuo cane muore, hai un vuoto dentro che pare una voragine. Soffri, e ti senti peggio se ti dicono prendine un altro. Quando poi qualcuno decide al posto tuo, soffri anche allora, perché non è il tuo cane. Ci vuole il tempo necessario. Ci provi, ma non è lui, lui ti capiva, tu lo capivi. Come? Parlando. Perciò il tuo cane, che non ti ha mai lasciato davvero, aiuta te, aiuta l’altro e prova a parlare anche al maschio umano incredulo.
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